Gianpaolo, una persona dolce e intelligente, a un certo punto della sua vita per un problema di salute diventa afasico ed emiplegico a destra.
La sua è un’afasia molto grave: dopo due anni riesce a dire solo poche parole e anche la capacità di comprendere le parole è ridotta.
Ma ad un certo punto, anche sollecitato da altre persone dell’Associazione, decide di ricominciare a guidare la macchina. Questa diventa una sfida per Gianpaolo e per tutta l’Associazione Afasici Toscana (AAT).
Con un certificato medico dettagliato si presenta alla commissione medica legale e la sua richiesta viene accolta. Naturalmente ha bisogno di una macchina adattata (cambio automatico e centralina al volante). Va a fare le prove di guida con una macchina adattata e con un istruttore che l’Associazione Paraplegici di Livorno, gentilmente mette a disposizione, e riesce a guidare bene.
A questo punto si presenta in motorizzazione per la prova pratica e…
Viene respinto.
Non capiamo, ma non ci arrendiamo. Cerchiamo di aiutare Gianpaolo a superare la frustrazione che inevitabilmente prova dopo questo insuccesso. Così gli ricordiamo che lo sta facendo per se stesso, ma non solo: sta aprendo una strada che in futuro percorreranno anche altri. E ancora, gli ricordiamo che tutta l’Associazione è con lui.
Gianpaolo, sostenuto e incoraggiato dalla sua splendida famiglia, decide di riprovare. Davide, coordinatore della sede di Livorno di AAT e membro del Consiglio Direttivo regionale, anche lui persona afasica, che guida una macchina adattata da vari anni, va a parlare con “la motorizzazione”. E capisce dove è il problema. L’istruttore è seduto accanto a Gianpaolo; l’esaminatore invece è sul sedile posteriore e parla a Gianpaolo come se non fosse afasico!!! Svolta a destra, accosta…
Ovvio che Gianpaolo sbaglia: non riesce a comprendere il comando in modo immediato.
L’istruttore, a sua volta, non capiva: quando provavano insieme Gianpaolo guidava bene, perché alla prova ha fatto così male? Davide riesce a spiegare: quando provavano, l’istruttore stava seduto davanti e gesticolava, cosicché Gianpaolo riusciva a fare quello che gli veniva richiesto. Capiva i gesti, prima delle parole!
Così Davide, che conosce bene i problemi della persona afasica, ha subito capito e ha spiegato bene anche all’esaminatore qual è il problema e cosa avrebbe dovuto fare per verificare le capacità di guida di Gianpaolo (e non quelle di comprensione del linguaggio!!!). E l’esaminatore ha capito.
Dopo un paio di mesi, Gianpaolo torna a fare la prova pratica. E ce la fa!!!!!!!!!!
AAT lo ha sostenuto ma Gianpaolo ha avuto la forza di esporsi in prima persona, di metterci la faccia, e così ha creato un precedente importante, ha fatto in modo che il problema della persona afasica fosse più conosciuto in un posto strategico come la motorizzazione della sua città!
Grazie a Gianpaolo, da tutti noi…