Lettera al team di riabilitazione
PER TUTTO IL TEAM DI RIABILITAZIONE NEUROMOTORIA
Dicembre 2013
Da molti mesi vi prendete cura di me, ed è un carico impegnativo sia dal punto di vista fisico che psicologico. Quando ho varcato la porta della palestra ero relegata su una “carrozza”, e non era quella delle principesse. Ero furiosa con tutto e tutti e come valvola di sfogo chiedevo ai presenti il senso di quell’ictus maledetto che mi aveva immobilizzato il corpo e l’anima.
Volevo una risposta razionale e la chiedevo a voce alta, con urgenza e rancore.
Urlavo la mia rabbia puntualizzando tutto quello che non mi piaceva, saccente fino all’inverosimile. Ero una nuova me, e non mi potevo accettare.
Quel mattino del 24 gennaio la solita persona, sicura e conosciuta, quella sera muta storpia e ignota. Dovevo capire il perché. Assolutamente.
Con voi ho capito.
Ho imparato nuovamente a camminare. Traballo, ma cammino.
Ho imparato nuovamente parlare. Ogni tanto m’impappino, ma parlo.
Il braccio non funziona ancora ma spero che migliorerà.
Non cerco più risposte assolute ma cerco risposte e accetto il verdetto, cercando di spingermi oltre. Non sempre, ma ci provo.
Sono una persona divisa a metà ma ci sono, presente, consapevole e soprattutto viva.
Voi mi avete insegnato con amore e fermezza a lasciare le grandi domande fuori dalla porta. E ad accettare la quotidianità, quella di adesso.
Rimpiango la persona che ero, ma non mollo e un giorno porterò il mio cane a fare un lungo giro nel parco. Ancora.
Noi abbiamo camminato insieme per un tratto tortuoso e ricco d’imprevisti. Con voi ho pianto, sorriso, mi sono incazzata, vi ho temuto, odiato, amato, abbiamo parlato tanto e fatto silenzio (poco…).
Per tutto questo, e per tutto il resto, GRAZIE!
Vi voglio bene.