La Sardegna e la città di Alghero hanno ospitato quest'anno, dal 15 al 17 maggio, il II° Congresso Nazionale dell'A.IT.A.
Da tutta l'Italia sono arrivati tantissimi soci;
35 dal Veneto,
17 dalla Lombardia,
14 dall'Emilia Romagna,
9 dalla Puglia,
8 dal Lazio, dalla Toscana e dalla Sardegna.
L'appuntamento era alle 18.30 nel salotto della città la Piazza Civica nel centro storico di Alghero. Rita Piras, Presidente dell'A.IT.A. Fedrazione Sardegna, ha dato inizio all'incontro presentando, come vuole la tradizione sarda, un gruppo di canti e balli tradizionali. Tutti i presenti sono poi stati invitati a partecipare al ballo e l'ultimo ballo è stato eseguito in cerchio tutti insieme.
Sabato si è svolto il congresso nel bellissimo Chiostro di San Francesco.
Rita Piras ha salutato e ringraziato i presenti, seguita poi da un rappresentante del comune di Alghero.
Silvia Cattaneo, tesoriere dell'A.IT.A. Federazione, ha presentato una relazione sulle attività organizzate dalle regioni in occasione della prima giornata nazionale dell'Afasia del 18 ottobre 2008.
Reana Ducret, vice presidente A.IT.A. Federazione, ha parlato delle attività della Federazione.
Ha poi preso la parola
Paolo M. e, microfono in mano, ha raccontato la sua esperienza di afasico, ora parlante davanti ad una numerosa platea.
Sono poi intervenute numerose altre persone afasiche:
Andrea Moretti, autore di "Senza parola", ha raccontato la sua storia,
Andrea V. la sua rinascita: da ingegnere è diventato fotografo, attività che può svolgere malgrado le sue difficoltà di parola,
Matteo G. che, per garantirsi la maggiore autonomia possibile, ha inventato un attrezzo che permette di allacciarsi le scarpe e uno che permette di allacciarsi i bottoni della camicia con la sola mano sinistra,
Luigi M. che ha ripreso a fare il regista, e tanti altri.
Ci sono poi stati gli interventi delle regioni:
chi ha presentato un coro, chi uno spezzone di teatro, chi le attività svolte dalle persone che frequentano i gruppi di pittura, mosaico, cartonage, di comunicazione e socializzazione.
Nel pomeriggio c'è stata la visita alla mostra organizzata in una sala del Chiostro. Vi erano esposti i lavori prodotti dai soci dei vari gruppi regionali: disegni, oggetti di cartonaggio, le bellissime foto di Andrea V, i libri di Andrea Moretti, un bellissimo Arlecchino formato da tanti quadratini colorati, messi insieme con pazienza e tanta voglia di "fare" insieme. La mostra è stata visitata anche da molti turisti che ammiravano il Chiostro nell'ambito della manifestazione Monumenti Aperti.
Nel tardo pomeriggio, un rappresentante di Lega Ambiente, ha guidato la visita dei luoghi più caratteristici del centro storico, il ghetto, il chiostro e le torri e ha illustrato i "segni" dell'arte catalana che ha permeato la vita e la cultura di quella bella città.
Alle 19 due pulman hanno portato tutti i partecipanti all'agriturismo dove si è svolta la cena sociale con piatti tipici sardi.
La cena è stata un susseguirsi di momenti piacevoli, chi festeggiava il compleanno, chi l'anniversario di nozze. Si sono ascoltati due splendidi menestrelli ultra settantenni che hanno cantato splendide canzoni d'autore Algheresi.
La mattina dopo partenza per il Nuraghe Palmavera dove una guida esperta ha raccontato un po' di storia della Sardegna; tutti si sono inerpicati sui sassi, infilandosi nelle porticine in pietra ed esplorando tutti gli angoli possibili del nuraghe. Poi la comitiva si è diretta verso Capo Caccia; si sono ammirate le falesie dell'isola Foradada - dove nidificano le berte maggiori e altri uccellini nell'area protetta dell'oasi naturalistica - e la profondità della scogliera documentata dai 600 e più gradini della scala che porta alla grotta del Nettuno.
Il ritorno in città ha sancito la fine del congresso e l'inizio dei commenti che si possono riassumere con l'espressione
"è stata un'esperienza entusiasmante!"
Come descrive l'esperienza del suo papà al congresso il figlio di Andrea Moretti
Lettera di Richetto
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