Il grado di invalidità è determinato in base alle tabelle indicative delle percentuali di invalidità civile, formulate secondo la classificazione internazionale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Nelle tabelle alcune infermità sono valutate in percentuale fissa ed altre, con danno funzionale più complesso, mediante fasce percentuali.
Le tabelle di valutazione sono operanti dal 12 marzo 1992 (data di entrata in vigore del D.M. 5 febbraio 1992, con il quale sono state pubblicate).
La legge detta i principi dell'ordinamento in materia di diritti, integrazione sociale e assistenza della persona handicappata
Soggetti aventi diritto
1. E' persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
2. La persona handicappata ha diritto alle prestazioni stabilite in suo favore in relazione alla natura e alla consistenza della minorazione, alla capacità complessiva individuale residua e alla efficacia delle terapie riabilitative.
3. Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità.
Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici.
Accertamento dell'handicap
Gli accertamenti relativi alla minorazione, alle difficoltà, alla necessita dell'intervento assistenziale permanente e alla capacità complessiva individuale residua, sono effettuati dalle unità sanitarie locali mediante le commissioni mediche. Le Commissioni per l'accertamento dell'handicap sono costituite da: un medico legale dipendente o convenzionato dell'USL (con funzioni di Presidente), due medici dipendenti o convenzionati dell'USL; un medico dipendente o convenzionato dell'USL, esperto nei casi da esaminare, un assistente sociale dipendente dell'USL. L'interessato può farsi assistere a sue spese da un medico di fiducia. La visita è gratuita.
Per ottenere il riconoscimento dello stato di handicap occorre presentare domanda alla ASL, su apposito modulo, che si ritira presso la ASL o presso i Patronati, allegando un certificato medico che evidenzi tutte le patologie invalidanti.
Per richiedere la visita presso il domicilio, occorre presentare un certificato medico attestante La non-trasportabilità del soggetto.
Le percentuali di invalidità variano a seconda del "tipo" di disturbo e della lievità o gravità dello stesso:
I disturbi del comportamento sono da classificare come:
lievi (11- 20 %) quando non interferiscono in misura significativa con la possibilità di vita di relazione normale (vi è una riduzione incostante dell'iniziativa psicomotoria e comunicativa, modico aumento dell'irritabilità, occasionali accessi di comportamento violento);
medi (21- 30 %) quando i disturbi interferiscono in maniera significativa con la possibilità di vita di relazione normale (deve esserci una frequente riduzione dell'iniziativa psicomotoria e comunicativa, aumento dell'irritabilità e frequenti accessi di comportamento violento);
gravi (41 - 50 %) quando vi è una grave interferenza con la normale vita di relazione (vi è riduzione stabile dell'iniziativa psicomotoria e comunicativa, instabilità del tono dell'umore, frequenti accessi di comportamento violento).
I disturbi della memoria sono da classificare come:
lievi (11 - 20 %) in presenza di deficit occasionali della memoria di fissazione;
medi (21 - 30 %) quando il deficit della memoria di fissazione è marcato;
gravi (41 - 50 %) vi è un deficit grave della memoria di fissazione e di quella autobiografica, in presenza di disorientamento spazio-temporale.
Per quel che riguarda il deficit delle funzioni intellettive, siamo in presenza di un deficit:
lieve (61 - 70 %) quando si associa un deficit di memoria lieve con almeno due dei seguenti segni: disorientamento temporale, afasia lieve, disturbi lievi del comportamento;
medio (71 - 99 %) quando vi è un grave deficit della memoria, disorientamento temporale, afasia lieve e media, autosufficienza nelle necessità personali della vita quotidiana (non vengono precisate quali);
grave (100 %) quando si associano deficit di memoria grave, disorientamento temporo-spaziale, afasia media e grave, disturbi del comportamento, dipendenza dagli altri per le necessità personali della vita quotidiana, disturbi sfinterici.
Riassumendo, per l'AFASIA
Estratto dal Decreto Ministeriale - Ministero della Sanità - 5 febbraio 1992 Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate
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